mercoledì 26 febbraio 2014

UNO SGUARDO AL PASSATO PER AFFRONTARE IL FUTURO -Parte 1-

Mamma mia 4 mesi per un episodio, qualcuno mi ucciderà per questo... ops... ma bando alle ciance... pensavo di farlo in una volta sola ma mi sono accorta della lunghezza allucinante dell'episodio... quindi lo dividerò. Ecco la parte 1. Enjooooyyyyy

Non sentii le ragazze rientrare ma al mio risveglio fui salutata da una Tomoyo in gran forma, e una Liberty svenuta sul letto… non aveva mai retto le ore piccole. Facemmo piano e andammo in mensa dove trovammo Shaoran, in preda ad un raptus mangereccio di proporzioni leggendarie:
“Ma non avete fatto le ore piccole? Com’è che siete più freschi e riposati di me?”
“Niente di che, in realtà… troppo imbarazzo… lo sai com’è fatto Shaoran, ci va del tempo perché la cosa gli vada giù.”
“Immagino” dissi prendendo la mia solita tazza di thè e la mia solita brioche.
Ci sedemmo al tavolo di Sha.
“Ragasshe, buongiornhmph” biascicò lui
“Buon giorno anche a te fratellino” ridacchiai vedendo come si stava per strozzare alla vista di Tomoyo, che gli si sedette accanto con naturalezza: sì, sarebbero di certo stati una coppia perfetta nel prossimo futuro.
Finimmo di fare colazione e andammo verso la piazza per cominciare a smontare tutto. Cominciammo ad accatastare le sedie l’una sull’altra in ordine.
All’improvviso sentii una voce familiare:
“Bene bene bene. Cosa abbiamo qui? Un lucertolotto impacciato, una cronomante sadica e una draghetta rubacuori… però, me ne vado via per qualche decennio e qui mi cambiano tutto eh? E allora, dov’è il mio saluto?”
Ci girammo insieme, abbastanza rissosi a dire la verità, ma colui che ci si parò davanti non era altri che il nostro adorato, il nostro amato Albion-ji-chan. Amico di mia madre e di Hareven, testimone di mio padre e colui che l’ha sostituito nella mia infanzia. Ha fatto da zio a tutti e tre… siamo sempre stati insieme dopotutto. Era stato lui a instillare in Shaoran l’amore per il combattimento corpo a corpo… e sempre lui gli aveva insegnato un bagaglio di tecniche che Sha ancora si portava dietro e usava quasi quotidianamente.
“ZIO AL!!” gridammo saltandogli addosso
“Ok, ok, ok – disse lui abbracciandoci vigorosamente – ecco il mio saluto. Mi siete mancati ragazzini!” io avevo le lacrime agli occhi, come anche Tomoyo, Sha invece cercava di trattenersi. Erano 10 anni che non lo vedevamo, era in missione.
“Allora zio Al… com’è andata la missione?”
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“Allora zio Al, com’è andata la missione?” guardai gli occhioni viola di Tomoyo, quelli opachi di Nay’ar e quelli da rettile di Sha… dio quanto volevo bene a quei ragazzi…
“Che domande cucciolotti! Ovvio che è andata bene! L’hanno affidata al grande Albion Void dopotutto! Ma ditemi di voi… ce ne avete messo di tempo eh? Shappyon? Tomo-rin?” li guardai con gli occhi socchiusi, con espressione sorniona… ne avevano sprecato di tempo per mettersi insieme! Ero sempre stato dell’opinione che fossero fatti l’uno per l’altra e, come sempre del resto, avevo ragione.
Appoggiai il mento sulla testa di Nay’ar e aspettai la loro risposta che, seppur muta e totalmente imbarazzata, non tardò ad arrivare… se si avevano buone capacità di osservazione chiaramente. E io ne avevo più che a sufficienza. Sogghignai e mi rivolsi alla mia lucertolina preferita
“E allora lucertolotta… hai fatto colpo eh? Come mai fai la preziosa? E’ un gran figo… e se te lo dico io ci puoi credere…” mi aspettavo che arrossisse almeno un po’ e invece niente, sospirai,
“Zio Al… sarà anche figo ma ha un atteggiamento del tutto sbagliato… non lo sopporto… è quasi come Hareven 2!” non potevo certo darle torto…
“Piuttosto zio Al, quanto ti fermi?” mi chiese con occhioni (stranamente) luccicanti
“Non molto purtroppo, piccoli… giusto il tempo di salutare il Rettore e qualche vecchia conoscenza e poi me ne andrò” era triste che il mio lavoro mi tenesse così lontano dai miei piccoli ma che potevo farci?
D’improvviso qualcosa cambiò nella vibrazione dell’aria e voltandomi vidi lo spasimante di Nay’ar avvicinarsi con grazia.
“Ehi mia piccola Nay’ar!” lo fulminammo con lo sguardo, io Nay’ar e Shaoran. Era riuscito a farmi capire cosa non andava in lui con una semplice frase… Nay’ar era la MIA piccola… mia e di nessun altro, le misi le braccia attorno, tenendo in mento sulla sua testa e lo fissai.
“Non mi voglio ripetere più, Herd-san. Cos’altro vuoi da me?” non so chi fosse più infastidito, se io o lei
“Volevo ringraziarti mice… Tsubasa – salvato in corner… – per il vestito, il ballo e la compagnia e ti volevo anche chiedere chi fosse il ragazzo che ti sta abbracciando… non saperlo mi infastidisce” sentico qualcosa premere contro la mia mente. Ci andava poco a capire che quel piccolo psionico stava cercando di prendere informazioni su di me. Non potevo certo creare una barriera mentale su tutti noi… quello succede solo nei libri (e non certo quelli di buona qualità) quindi parlai.
“Sono Albion Void, ragazzino. Cosa vuoi dalla MIA Nay’ar?” la mia piccola mangiò la foglia subito, c’era sempre stata empatia tra noi.
“Albion, non ti preoccupare, Herd è solo uno studente in visita e mi stava solo ringraziando per ieri sera.”
“Aaah, capisco… quindi lui è solo uno studente in visita che educatamente ringrazia solo per poi andarsene, giusto, piccola?” mi divertiva la sua scelta di omettere lo ‘zio’ abituale, senza quello il mio ‘piccola’ prendeva tutto un altro significato… e la cosa mi esaltava non poco.
Lui pareva interdetto mentre Shaoran e Tomoyo non riuscivano quasi a trattenere le risate.
“Certo, infatti ho le lezioni. È meglio che vada. A dopo Na… Tsubasa!” aspettammo chesi allontanasse e scoppiammo a ridere, mi sedetti su una sedia mi asciugai le lacrime
“Cucciola, mi mancavano le nostre complicità”
“Anche a me, zio Al…”
“Però Shaoran è stato un tuo grande sostituto…” mi girai con sguardo sornione
“Ma davvero Tomo-rin?” vidi Shaoran, che intanto si era ripreso, fare un passo indietro
“Volevi prendere il mio posto Shappyon? Con che coraggio mi volevi sostituire?” lui deglutì vistosamente
“I-io n-non avevo in…tenzione d-di p-prendere il tuo posto zio Al… qualcuno però doveva di-difenderle e… e…”
“E tu pensavi di esserne all’altezza? Dimostramelo Shappyon! Fammi vedere cosa sei diventato” socchiusi gli occhi e gli lanciai uno sguardo di sfida, uno di quelli a cui non sarebbe stato in grado di sottrarsi. Guardò Nay’ar, serissima, e Tomoyo, preoccupata. Deglutì di nuovo e fece spallucce. Mi fissò negli occhi con sguardo determinato e accettò la sfida.

“Ok, zio Al… non usare come scusa la vecchiaia, quando ti avrò battuto”.
I suffissi vari che usa Albion, non hanno altro significato se non quello di rendere più carini i nomi ^^.
E quindi... cosa ne pensate? A me Keichi non fa per niente pena... e a voi? si preannunciano scintille nel prossimo episodio di Nay'ar Chronicle "UNO SGUARDO AL PASSATO PER AFFRONTARE IL FUTURO -Parte 2-" Non perdetelo! Al prossimo post. Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaoooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!