mercoledì 21 settembre 2011

Una porta si apre...

Ehilà gente!! Non è un post importante, è solo qualcosa per far sapere che... no, non ve lo dico... ma sì ve lo dico... anzi no, non ve lo dico... e vabbè, se lo volete sapere così tanto allora ve lo dico: SONO STATA AMMESSA ALL'UNIVERSITA'!!!!! E' una cosa... WOA!! Avevo fatto il test ma non ero sicura di averlo passato... anzi, pensavo di averlo ciccatodibbrutto!! E invece 'stamattina sono uscite le graduatorie e c'era scritta una sola piccola parola: 'ammessa' tutto minuscolo... la cosa iper positiva è che anche la mia migliore amica è stata ammessa nell'università che voleva però lei l'ha scoperto ieri! Che ingiustizia!!!
Pensavo di essere fuori dalla scuola per ancora un po' e invece... le lezioni cominciano questo lunedì...!!! AAAAHHHHH! Devo fare tutto di fretta!! Pagamenti, immatricolazione, smadonnamenti vari (eh sì qui una grande citazione ci stà)!!! WOOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAA!! bhè visto che sono di fretta vi lascio, ma prometto che la storia nel prossimo post si complicherà non poco... ma a voi è così che piace no?? XP
Al prossimo post! Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!

domenica 11 settembre 2011

L'angelo, la Tigre e il Dragone

Ehilà!! Come va? Ecco il post che molti aspettavano!! Non perdetevi le note a fine post! servono per capire una scelta che ho fatto!!

Avevo lo sguardo perso nel vuoto quando entrarono, ridendo e scherzando come al solito… li invidiavo, e li invidiai ancora di più quando, girandomi verso Keichi per parlargli, lo vidi avvolto nelle ragazze. Mi chiesi come facesse a mangiare e la sua risposta non tardò ‘Sai amico mio… c’è chi può e chi non può… e io può’,
‘Non sempre, mi sembra…’ ribattei  gelido, ‘Se non ricordo male qualcuno che non cade c’è…’
‘Ma non mi perdo d’animo e vedrai che prima che tu te ne accorga, anche lei cadrà ai miei piedi. Ci puoi scommettere.’ Quanto avrei voluto fargli una linguaccia! Peccato che fosse decisamente troppo fuori luogo.
Seguii le prime ore di lezione con poco zelo e quando ci congedarono per l’assemblea feci un sospiro di sollievo.
 Io e Keichi ci avviammo verso la piazza passando da dietro l’edificio, stranamente eravamo solo in due: niente oche starnazzanti o altre cose del genere e nessun passante, sembrava che chiunque volesse passare da lì cambiasse idea all’improvviso.
Si rigirò un foglio ripiegato (IL foglio ripiegato) tra le dita: “Sei spregevole” gli dissi
“Naaa, solo furbo, amico mio.” Mentre lo diceva, avvistai una figura familiare in lontananza, evidentemente anche la figura ci avvistò perché in un battito di ciglia ci fu di fronte: era Shaoran.
“Ehilà, damerino playboy,” esordì, non si annunciava niente di buono “io so – continuò – che tu, hai un foglio che appartiene ad una mia cara amica, c’è un disegno sopra, un vestito, per essere precisi. Non so perché ce l’hai tu, non mi interessa, ma lo rivoglio” Keichi non si scompose minimamente, come se si aspettasse qualcosa del genere e gli rispose educato:
“Tu sei Shaoran Li, se non ricordo male… bhè effettivamente ho trovato un foglio e avevo intenzione di restituirlo alla piccola Nay di persona prima dell’assemblea” appena sentì ‘piccola Nay’ strinse i pugni ma restò sorprendentemente calmo:
“Ti ringrazio anche a nome della mia amica. Ora puoi restituirmelo.”
Era irritato. Era MOLTO irritato, era come se si potesse vedere la figura di un dragone alle sue spalle, mentre per Keichi, bhè lui sembrava avere alle spalle una grossa tigre… sarà un cliché ma descrive bene. Facevo saettare lo sguardo dall’uno all’altro, pronto ad intervenire se fosse stato il caso. E, dopo tutto, quasi certo di fallire.
“Non vedo perché dovrei dare a TE, quello che stavo per darle IO” già… perché?
“Perché, caro il mio Psionico? Due motivi: 1) con me i tuoi trucchetti non funzionano… il mio sangue Protoss, sai; e 2) tu non vuoi che ti odi per sempre perché ha scoperto che le hai rubato quel prezioso foglio… no?” non aveva tutti i torti…
“Il foglio di Nay’ar io l’ho solo trovato…” disse sulla difensiva “E poi ammettilo: ti fa comodo ridarle il modello! Era il tuo no?”
“Effettivamente, sì. Mi fa molto comodo avere di nuovo la bozza di un mio vestito, ma ricordati che una bozza, mal che vada si ridisegna e a me non sembra di aver nominato Nay’ar in tutta la faccenda. Quindi se davvero l’hai trovato come dici… dammelo così non rischio di raccontare una fesseria alla mia amica…” terminò con sguardo trionfante. Pareva però che Keichi non avesse ancora finito:
“Mettiamo il caso che l’amica di cui stai parlando sia proprio Nay’ar… tu sei il suo migliore amico… perché gettarmela tra le braccia? Perché farla entrare nella tana della tigre? A te conviene screditarmi, non aiutarmi…” socchiuse gli occhi, non aveva tutti i torti. Ero curioso di sapere come avrebbe risposto Shaoran:
“Oh, ma io non ti sto aiutando… mi sto limitando a non ostacolarti. Questa già di per sé è una grande concessione da parte mia, ma forse dimentichi che io conosco Nay’ar e so che ai suoi occhi ogni tuo gesto contribuisce a screditarti, non c’è bisogno che io infierisca. Ora dammi il foglio, sempre per favore, è chiaro”.
Keichi aveva perso, corrugò le sopracciglia e suo malgrado, diede il foglio a Shaoran che lo ringraziò con un sorrisetto trionfante e si allontanò con la stessa velocità impressionante. Ero certo che Keichi stesse tramando vendetta, anche senza il suo commento a mezza voce: “Maledetto ragazzo…”
“Sono piacevolmente sorpreso dalla scoperta che anche le occasioni create, sfumano come le altre…” dissi sarcastico:
“Sta’ zitto, Aral” sibilò.
Mi sembrava leggermente irritato… ma solo leggermente…
Dopo aver preso posto cercai Nay’ar tra quelli del terzo anno. Appena la vidi non potei fare a meno di attirare l’attenzione di Keichi sulla scena: quando Shaoran le diede il foglio lei gli si tuffò tra le braccia, era davvero felice, gli si staccò di dosso, controllò il foglio e gli si rituffò addosso. Lui dal canto suo le carezzava i capelli come si fa a un cane. All’improvviso sentii un fischio nella testa: Keichi era mooolto arrabbiato, di conseguenza aveva meno controllo sulle sue capacità, di conseguenza… un sacco di mal di testa per me…
“Keichi!” provai a chiamarlo. Niente. Allora gli pestai il piede e lui si riscosse chiedendomi scusa. Gli risposi comprensivo: “Non ti preoccupare, mi sono offerto io volontario, tu non hai colpa…” fui interrotto dal rettore aveva preso posto sul palco tra gli applausi di tutti e cominciò: “Uh! Uh! Grazie miei cari e buongiorno a voi! Sono felice che ci siate tutti oggi.” L’Accademia di Paprel rispose all’unisono: “BUONGIORNO SIGNOR RETTORE!” semplicemente impressionante.
“Uh! Uh! Grazie. Siamo qui al completo oggi e me ne compiaccio, me ne compiaccio! A questo punto possiamo dare il benvenuto ufficiale agli studenti in visita!”
“BENVENUTI!” semplicemente impressionante.
“Benvenuti, benvenuti davvero! E ora passiamo alle cose importanti: per festeggiare l’arrivo degli studenti, con i presidi abbiamo deciso di organizzare un bel ballo studentesco! Non siete contenti?” che? Un ballo? Oh, no… no, no, no, no, no. Non ci volevo andare!
“Per di più, questo evento sarà obbligatorio per tutti, i ragazzi invitano le ragazze, com’è giusto che sia. Le ragazze possono rifiutare lo stesso partner solo due volte. Uh! Uh! Consiglierei però a chi è stato rifiutato la seconda volta, di non forzare l'invito, se si vuole divertire alla festa, ok? Calmi, calmi miei cari!” disse per zittire il brusio creato dallo sgomento generale. Keichi stava sorridendo… brutto segno ‘Oh suvvia!’
‘Cambi umore in fretta eh?’  sicuramente rispose ma lo ignorai.
“L’organizzazione sarà lasciata, a sorpresa, a 10 studenti di questa Accademia: salgano sul palco gli allievi Tsubasa, Li, Kagurazawa, Keber, Lent, Jack, Kuri, Adous, Qu e Takishima!” vidi le 10 persone in questione avvicinarsi al palco con espressione a metà tra l’incredulo e il rassegnato:
“Dovete sapere, cari ragazzi, che non sono nomi scelti a caso. Sono certo che tutti conoscete il festival di fine anno organizzato da due anni a questa parte.” Certo che lo conoscevo! Era stata una delle ragioni per cui mi ero iscritto all’Intercultura! Dicevano che era la fiera scolastica migliore della galassia! E per di più gli organizzatori erano un pugno di studenti che montavano tutto e organizzavano tutto alla perfezione! E ora avevo un brutto presentimento…
“Ebbene, so che la conoscete! Sappiate che gli organizzatori di quegli splendidi festival sono proprio queste 10 persone!!” rimasi a bocca aperta… perché il CAMPUS INTERO girava intorno a loro? Si allinearono sul palco:
“So che non sembra possibile che così poche persone possano seguirne così tante, ma vi assicuro che sarà un successo! Questo è quello che mi aspetto da loro e loro, non mi deluderebbero mai… ma ora, a loro la parola!” si guardarono tutti tra di loro e poi tutti guardarono Nay’ar che sospirando si avvicinò al microfono:
“Ancora benvenuti a tutti! Sono Nay’ar Tsubasa, del 3° anno, qualcuno mi conosce per l’aiuto che do ogni tanto ad alcuni club, come quello di cucito e di tiro con l’arco a piedi e a cavallo. Per quanto riguarda i dettagli tecnici del ballo, come ora luogo e tema, saranno appesi in tutte le bacheche scolastiche, comprese quelle della mensa tra un paio di giorni. Se qualcuno di voi dovesse avere qualche idea costruttiva per la realizzazione del progetto, potrà farcela avere scrivendola e imbucandola in una scatola che sarà posta all’entrata della mensa. Grazie e a voi auguro di trovarvi bene qui.” un leggero applauso seguì il suo allontanarsi dal microfono e accolse il rettore mentre tornava al suo posto:
“Grazie Tsubasa Uh! Uh! Dichiaro conclusa l’assemblea, avete il resto dell’ora libera, poi tornerete in classe. Approfittatene per fare le coppie! Uh! Uh! Buona fortuna giovanotti!”
Il rettore si allontanò dal microfono e si avvicinò a Nay’ar e gli altri, lei annuì un paio di volte, si stupì, si rabbuiò, e poi rispettosamente fece un mezzo inchino prima di allontanarsi dal palco passando davanti a me.
La luce del sole che la colpiva la faceva sembrare un angelo, il mio Angelo personale: puro, gentile disponibile e… inarrivabile.
Quest’ultima consapevolezza non fece che infittire la trama di quel curioso manto che sembrava stesse cominciando a tessersi sul mio cuore, e si sommò a ciò che avevo provato quella mattina, vedendola sporcarsi di terra umida di rugiada.
A pochi centimetri da me uno schiocco di lingua, mi avvertì che lui aveva un nuovo piano…

Allora, che ne pensate? Vado a spiegare perchè Shaoran è il Dragone: in cinese Shaoron vuol dire Piccolo Drago come storpiature viene fuori Shaoran, che però è più di un Piccolo Drago... è un dragone! ed ecco spiegata la scelta (e poi i fan di Starcraft I coglieranno anche altro...).
Qual'è il nuovo piano di Keichi, e perchè Nay'ar era così scossa dopo aver parlato col rettore? e con chi andrà al ballo?? questo e altro nella prossima puntata di Nay'ar Chronicle: "Ryuu della Piuma Rossa"! non perdetelo! Al prossimo post! Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 7 settembre 2011

Torta finale dell'esame d'ammissione!

Ehilà!! Come state? Io ieri ho fatto l'esame d'ammissione all'università, mamma che stress!!! Comunque, l'altro ieri stavo sbabbiando (nuovo termine che ho adorato da subito)... e dato che c'erano degli amici a casa, e non riuscivo più a studiare, li ho abbandonati per un quarto d'ora circa e ho creato questa torta molto semplice ma molto buona... l'ho battezzata così perchè... bhè potete capirlo da soli no?
LET'S COOK! Vi va?

Ingredienti:
2 uova
150gr zucchero
100gr burro
200gr farina
150gr maizena (o frumina o fecola di patate... è indifferente)
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
latte quanto basta
un cucchiaio di aroma ai fiori d'arancio
goccie di cioccolata a discrezione vostra

E dopo gli ingredienti... il "Come si fa"!

In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero (eeeh già... niente divisione dei rossi stavolta!), quando si è amalgamato il tutto, aggiungete il burro fuso, piano piano così le uova non si cuociono.
fatto ciò mescolate tutte le polveri (per bene, mi raccomando) e aggiungetele all'impasto insieme all'aroma.
amalgamate per bene. Vi verrà un impasto abbastanza duro, aggiungetevi del latte: quanto basta perchè l'impasto sia cremoso (un po' più duro dei nostri standard, comunque). solo a questo punto aggiungete tutta la cioccolata che volete: solo un po', tanta tanta, una valanga... vedete voi... prendete poi la nostra solita teglia a cerniera (quella a cui si toglie il bordo), imburratela e infarinatela per bene, versateci l'impasto aiutandovi con un cucchiaio e livellatela. Infornate a forno già caldo a 200° se elettrico e ventilato per 20-30 minuti (dipende dalla grandezza della teglia); se a gas 180° per 25-35 minuti. Come al solito, per verificare la cottura ricorriamo allo stecchino con le solite procedure.

Ecco qua! So che ci sarà gente che vorrà il prossimo post di Nay'ar Chronicle e che fisicamente mi ucciderà per questa dilazione, ma comunque... una ricetta molto semplice e veloce da personalizzare come meglio credete... Al prossimo post... non vi deluderà.
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!

giovedì 1 settembre 2011

Quando anche lui spicca il volo e il nido resta vuoto

Ehilà! Come state? Spero meglio di me in questo periodo... Martedì avrò l'esame di ammissione all'università... speriamo di passarlo... per quanto riguarda l'ultimo post... bhè... la situazione non è cambiata ma scrivere mi è servito. Bando alle ciance, ecco il post con Nay'ar protagonista... lo so che voi aspettate il prossimo ma temo che dovrete aspettare fino a dopo l'esame...

Arrivai in camera verso le 6, stanca morta e lercia da fare schifo. Ora mi ricordavo perché non avevo fatto arti marziali: ero completamente ne-ga-ta.
Senza far rumore andai a farmi una doccia. Non mi preoccupavo dell’onnipresenza di Uno, il supercomputer aveva un codice morale… più o meno…
Terminai la doccia, buttai i vestiti sporchi in un cesto e mi vestii per la giornata. Presi tutto il bucato da fare e lo distribuii nelle ceste: “Uno puoi chiedere a Sha di darmi la loro roba così faccio il bucato?”
Non aspettai la risposta e uscii dalla camera, fermandomi in attesa di altre ceste.
Quando Shaoran uscì dalla camera, nei suoi vestiti hip-hop, rimasi interdetta, aveva 2 ceste in braccio e lo sguardo strano:
“Dai,ti accompagno” mi disse,
“Ma a te non piace fare il bucato…”
“Nemmeno a te, a quanto ne so” gli volevo un sacco di bene…
“Sei il mio super-mega-migliore-amico-dell’universo!” e lo pensavo davvero! Poi aggiunsi rabbuiata:
“Il mio design… uffa, tutte a me!” lui sbuffò, aveva la faccia da ‘ti-ho-detto-che-lo-riavrai-si-o-no?’ lo guardai per un po’ poi gli risposi:
“Lo so che me l’hai detto! Ma dai Sha! Sii realista per la miseria! Le possibilità di ritrovarlo sono quasi nulle! E lo sai anche tu”
“L’espressione ‘quasi nulle’ indica che ce ne sono abbastanza perché valga la pena provare, stai tranquilla.” Ribattè sicuro chiudendo l’oblò della lavatrice.
Distribuii il sapone nelle varie macchine e le accesi. La lavanderia del campus a quell’ora era vuota e questo ci aveva permesso di utilizzare tutte le lavatrici che ci servivano… si risparmiava tempo!
Ci sedemmo in attesa, l’uno accanto all’altra, la faccia appoggiata sulle mani. Dopo qualche minuto di silenzio cominciai a parlare con Shaoran… anche se sembrava più un discorso a senso unico…
“Sha?”
“Che c’è?”
“Perché sono così sfortunata?”
“Non lo so…”
“Sha?”
“Che c’è?”
“Perché sono negata per il Tai-chi?”
“Non lo so…”
“Sha?”
“Mmmh?”
“Cosa pensi che ci trovi il damerino in me?”
“Chi??”
“Ma sì il damerino, come si chiama… Kerili, Keini… Keichi? Sì, Keichi, quello nuovo!”
“AAAH… Il damerino d strapazzo che ti gira sempre intorno come un avvoltoio e che ti insidia?” finalmente una reazione!
“Esatto, proprio lui!”
“Non lo so…” mi ero sbagliata… “Sha… se non vuoi parlare… basta che lo dici… non mi offendo mica!” lui si riscosse leggermente:
“Che? Ah, no scusa è che stavo pensando ad una cosa… bhè in realtà ci pensavo da un po’… senti tu hai detto che ci sarà un ballo… giusto?” dove voleva arrivare? Gli risposi circospetta…
“L’ho detto? Bhè sì… l’ho detto. Perché perché me lo chiedi?” mi guardò stranamente, serio, imbarazzato… non sapevo cosa prevalesse sulla sua faccia…
“Bhè… tu farai i vestiti di Liberty e Paffir in modo che vadano bene l’uno con l’altra... giusto? Quindi mi chiedevo se… se ti andasse di farlo anche per me e Tomoyo…
“Sha… non ho capito una parola di quello che hai bofonchiato… cosa c’entra la storia dei vestiti e Paffir e Liberty?”
“Ti ho chiesto se ti andava di fare una del genere anche per me e Tomoyo…” tra il rumore dell’ultima centrifuga delle lavatrici e lui che parlava a voce bassissima e iperveloce, non avevo capito un’accidente…
“Continuo a non capire… che ti costa dirlo ad alta voce?” raccolse tutto il coraggio che aveva (glielo leggevo in faccia) e parlò, senza guardarmi, il volto viola:
“PUOI FARLO ANCHE PER ME E TOMOYO? Ecco… l’ho detto…” lo disse! Lo disse eccome! Proprio mentre tutte le lavatrici si fermavano… nel silenzio della lavanderia…
Il mio migliore amico mi stava chiedendo di creargli un paio di ali per lasciare il nido, di aiutarlo a creare l’atmosfera giusta… abbastanza giusta da creare qualcosa con Tomoyo… mi avrebbero lasciata anche loro? Avrei dovuto aiutarlo o preservare me stessa?
Non era ovvio?
“Certo Sha. Lei lo deve sapere?” non credo si aspettasse una risposta del genere, perché lui mi guardò stranito e poi rispose sgranando gli occhi:
“NO!! Ti prego non dirglielo!” annuii mentre prendevo i vestiti e li mettevo nelle ceste: quelle lavatrici lavavano e asciugavano anche… erano una meraviglia…
Smistammo i vestiti e cominciammo a dirigerci alle nostre stanze. In silenzio, un silenzio strano.
“Grazie sorellina…” era così tenero quando faceva così…
“Ah-ah, non cantare vittoria troppo presto… senza il mio modello non posso fare nulla…” sembrava rinvigorito, il mio lunatico fratellone…
“Non ti preoccupare… lo avrai prima di pranzo. Ti fidi di me no?” sorrisi mentre camminavamo con passo svelto verso le nostre camere. I corridoi deserti riprendevano vita a mano a mano che ci il tempo passava. Noi ci salutammo davanti alle porte.
Chiamai Cleto mentalmente ma lui mi disse che stava tornando dalla caccia e che sarebbe svenuto dal sonno non appena avesse messo le zampe sul letto. Mi chiesi se ciò significasse che la mia saggezza non mi sarebbe stata accanto quel giorno ma mi scrollai quel pensiero di dosso: se anche fosse stato così, la giornata non si preannunciava così pericolosa… non sarebbe dovuto succedere niente di strano…
“Forza ragazze, sono le 7,30 ed è ora di alzarsi! Coraggio dormiglione!” dissi a voce non troppo alta.
Aspettai che fossero pronte e poi uscimmo per andare a lezione: davanti alla porta ci aspettavano, come sempre, Shaoran e Paffir. Dopo i ‘buongiorno’ di rito Tomoyo fece ‘il domandone’:
“Allora ragazzi! Com’è andato Tai-chi?” io e Sha ci guardammo in faccia e rispondemmo all’unisono:
“Lasciamo perdere và!” non so se fosse per il coro, o per la risposta scontata, ripensandoci forse volevamo solo ridere, fatto sta che scoppiammo a ridere tutti e cinque ed entrammo in mensa ancora piegati in due.
Complesso dell’abbandono o meno, se il mio fratellone voleva lasciare il nido, gli avrei creato il paio d’ali migliori che potevo.
Allora che ne pensate? a me piace sapere cosa pensate... così posso capire se miglioro, peggioro o scrivo cose senza senso ^_^... Cosa accadrà all'assemblea? Shaoran recupererà il disegno di Nay'ar? E il piano di Keichi? Riuscirà a metterlo in pratica? Tutto questo e altro nella prossima Puntata di Nay'ar Chronicle: 'L'angelo, la Tigre e il Dragone'! Non perdetelo!! Al prossimo post!
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!