sabato 2 aprile 2011

La storia continua...

Eccoci qua con un altro pezzetto di storia... alcune cose si intuiscono altre no ma pian piano tutti i nodi verranno al pettine. Vedrete...

Il rettore ci guidò sorridendo lungo la strada che aveva percorso la ragazza misteriosa. Non capivo cosa mi stesse prendendo: aspettativa? Eccitazione? Che diavolo mi stava succedendo? Stavo ancora rimuginando quando arrivammo a destinazione: l’edificio del fuoco. Era di architettura moderna con installazioni tecnologiche avanzate (computer sofisticati, porte automatiche e chissà cos’altro). Procedemmo all’interno ed arrivammo ad una grande sala “questa è la Sala d’allenamento: è circondata da una barriera di contenimento a matrice magica multipla. È la sede di tutti gli esercizi e della maggior parte delle amichevoli. Il tutto è supervisionato dal professor Mino. "Professore come vanno i nostri ragazzi?” disse poi rivolgendosi ad una figura decisamente fuori luogo: perché mai fare lezione (pratica) in giacca e cravatta? Perché mettere gli occhiali da sole? Era un mafioso per caso? Qualunque cosa fosse e qualunque fossero le sue ragioni rispose rispettosamente: “Oh, signore, solo un attimo” si rivolse agli allievi con voce autoritaria: “Ehi voi! Fermatevi per ora, riprenderete dopo” e poi a noi: “Voi siete quelli dell’Intercultura giusto? Benvenuti. Signore Tsubasa e Li sono nella Sfera, li devo fermare?” bhè? Ci liquida così? Solo un ‘benvenuti’? E poi cos’era ‘sta sfera? “Uh uh, non si preoccupi, anzi faccia scendere la sfera e accenda i monitor, vediamo un po’ come se la cavano” perché poi il rettore conosceva i nomi di due degli innumerevoli studenti e per di più proprio dei due che erano nella Sfera? Ma cos’era ‘sta Sfera? “Chiedo scusa, signore… cos’è la sfera?” mi guardò sorridendo e rispose: “Uh uh, ottima domanda: la Sfera è una struttura  che usiamo per le amichevoli potenzialmente pericolose in quanto potrebbero danneggiare gravemente persone e/o strutture. In realtà è un campo di contenimento di una dimensione parallela creata appositamente dal nostro super-computer. Al momento la devono usare soltanto 5 studenti, ed è straordinario che siano soltanto del 3° anno. Bene ora che i monitor sono a posto possiamo sbirciare in tutta tranquillità… in basso a destra dello schermo viene indicato il tempo trascorso da quando sono entrati, in questo caso 20 minuti. Hanno quasi finito… meglio così, la parte divertente arriva sempre alla fine. Ora accenderemo le telecamere che ci permetteranno di vederli all’opera. Vi pregherei davvero di non scandalizzarvi e di non preoccuparvi  vi assicuro che è uno scontro alla pari. UNO ACCENSIONE, per favore” gli rispose immediatamente una voce robotica: “IMPRONTA VOCALE RICONOSCIUTA, SALVE RETTORE, OPERAZIONE ESEGUITA”. I monitor (4 da 58’’ l’uno a occhio e croce) si illuminarono, mettendo a fuoco l’immagine mentre la Sfera scendeva. Sembrava una grossa palla di plastica bianca con delle venature iridescenti, troppo piccola per combatterci, ma la teoria della dimensione parallela spiegava tutto molto bene. Ed ecco le immagini…

Spero che almeno un po' di suspance ci sia... vabbè... il prossimo post sarà una bella torta.
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaoooooooooooooooooooooooo!

3 commenti:

  1. E mi lasci così? "il prossimo post sarà una bella torta"? Ma neanche per sogno!!! Voglio, anzi esigo! Che continui la storia! Non mi puoi lasciarele frasi in sospensione e poi inframezzarle con una ricetta!

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  2. tatatata pubblicità, oggi la torta scoiattolo *-* non si mastica! non si morde! si deve solo rosicchiare!!!

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  3. si infatti nn si lasciano così le persone!!!!!!!!!!!sn molto fiera!!!!!brava brava brava.....

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